lunedì 31 ottobre 2011

La Maledizione dei Faraoni

La Maledizione dei Faraoni

La notte di halloween si avvicinava sempre più; ero in cucina a fantasticare su cosa fare per questa festa mentre la stanchezza della giornata si faceva sentire pesantemente sulle mie palpebre. All’improvviso,chiusi gli occhi vagando col pensiero,ero in un mondo fantasioso, fatto di silenzio assordante e buio assoluto. Ad un tratto una flebile luce squarciò il buio; ero in una tomba egizia mai defraudata. La sabbia attraversava soffiata violentemente le fessure che oramai mi apparivano chiare alla flebile luce che filtrava da mura distrutte, intravidi all’improvviso quattro occhi irrorati zeppi di sangue osservare ogni mio passo, e nel fuggire dal loro sguardo restai intrappolato in una ragnatela tessuta dalla velenosa tarantola custode fedele di questo antro. La luce si fece sempre più intensa e vidi chiaramente delle fasce di mummia…Oddio!! La maledizione dei Faraoni!!!!...poi ….Ops! rieccomi sveglio, era solo il mio piatto …..Pfuiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii


Strisce di pasta brisèè Home
6 wurstell pollo tachino
24 ciliegine di mozzarella
olive nere qb
grani di coriandolo
ketchup
aceto balsamico

Semplicissima. Ritagliare delle strisce di pasta sfoglia e arrotolarle incrociandole intorno a dei wurstell, su i quali sono stati incise e ricavate    partendo da e 3cm dalla sommità, delle braccia che vanno intrecciate e sostenute dalle strisce di sfoglia,lo sesso fare per la testa e usare dei semi di coriandolo per gli occhi. Spennellare con del latte e infornare a 180° fino a che la sfoglia sia ben dorata. Con le ciliegine e rondelle di olive nere creare degli occhi e con il ketchup irrorarli di sangue. Con l'aceto balsamico e un conetto di carta forno disegnare una ragnatela. Con un oliva e delle semi rondelle creare la tarantola . Comporre il piatto e servire ..e che la festa abbia inizioooooooooooo!!!






domenica 30 ottobre 2011

Il torrone dei morti

Il torrone dei morti

Il torrone dei morti, non ha niente a vedere con il classico torrone a pasta dura, la  mia Benevento ne è un emblema in questo campo al pari di Cremona. Invece il torrone  “O  turrone”è una dolcezza tradizionale della cultura napoletana  tipica delle festività in onore dei defunti,  infatti tra le bancarelle che costeggiano le strade che portano alle case dei defunti è dovere acquistarne una parte,usanza  radicata come altre tradizioni in altre regioni , esempio le fave dei morti tipica cultura Triestina. L’ingrediente principale di questa ricetta è la cioccolata unita a crema di nocciole ( anatema per coloro che usano la nutella , l’inferno è assicurato J) e altri ingredienti come queste illustrate alle mandorle  e ai canditi, ma non solo: caffè, nocciola, e chi ne ha ne metta.  La peculiarità di questa ricetta affonda radici nell’antico, infatti era dono funerario per l’aldilà mettere semi di ogni genere nelle tombe dei trapassati, a regalare loro pasti nell’oltretomba e secondo voi la cioccolata da cosa deriva? Da semi!! Questa è cultura funeraria gastronomica che abbraccia il continuo essere dell’uomo  nell’arco dei secoli!!!

Per ogni tipo di torrone
200 g di cioccolato fondente
(ho usato )
450 g di cioccolato bianco
150 g di crema di nocciole ( va bene,salvo anatema, la Nutella…Bbona…e chi se ne frega!!)
( tranne per quello al cioccolato bianco  mandorle e cardamomo home )
Inoltre per il torrone home :
 200 g  di Mandorle e  2 semi di cardamomo
Per  quello ai canditi:
ciliegie candite
macedoni a di frutta candita a dadini

Sciogliere il cioccolato fondente ( Bagnomaria o micro, non ha importanza ,cosa importante non farlo andare oltre i 38°), e con più ripassate, per evitare rotture durante il taglio, foderare uno stampo rettangolare dalla base fino ai bordi . Lasciare solidificare ad ogni passata. Una volta che il tutto è terminato, sciogliere il cioccolato bianco allo stesso modo e “condirlo”  con la crema di nocciole e mandorle tritate grossolanamente con semi di cardamomo,oppure con canditi, o ancora con nocciole o caffè. Versare nello stampo rivestito con il fondente e far solidificare bene il tutto, fatto ciò rovesciarlo su un piatto. Usanza vuole che venga mangiato a fine pasto e servito, quasi a invitare i nostri cari estinti ad unirsi a tavola nel giorno della loro festa.








sabato 29 ottobre 2011

Trick or Treat by Alme

 Trick or Treat by Alme

Halloween alle porte, la notte più lunga, lugubre e dolce dell'anno,vissuta da bambino non propriamente all'americana, resta una festa dal divertente sapore . Il ricordo va alle zucche  rubate alla mamma (e non solo) intagliate e illuminate con candele che illuminavano la vigilia della festa di tutti i Santi e che chiamavamo "e cape è mort'", alle squillate ai campanelli delle case con lunghe e affrettate corse  tra risate e allegria...che tempi erano quelli..!!


 200 g farina 
 50 g amido di mais
 50 g zucca
 180 g zucchero
 180 ml latte 
 200 g burro
  2 uova
 pizzico di sale
 1/2 cucchiaino bicarbonato


per le glasse:
zucchero a velo 
alkermers
colorante in polvere verde
corallini colorati e argentati di varie misure


Mescolare tutti gli ingredienti secchi, bicarbonato, amido e sale con la farina.  Lessare e schiacciare la zucca e farla raffreddare.Lavorare il burro con lo zucchero ottenendo una crema liscia, unire una alla volta le uova facendole bene incorporare. Unire la farina setacciata e la zucca in purea e completare l'impasto, che con l'aiuto di un cucchiaino va trasferito in piccoli pirottini di carta e disposti su una placca da forno. Cuocere i dolcini a 200° per circa 20 minuti e lasciarli raffreddare. Nel frattempo sciogliere in una tazza con poche gocce di acqua del colorante in polvere verde con dello zucchero a velo e farne una glassa, allo stesso modo farne un'altra con delle gocce di alchermers. Con la glassa verde creare i fantasmini e con la rossa ricoprire e decorare i dolcetti eliminati dalla carta dei pirottini, con corallini colorati argentati e piccole zucche in ostia.

Buon halloween..e se alla porta busseranno ,mia compresa, aprite e ...........Trick or Treat 
















lunedì 24 ottobre 2011

Marron Glacè allo Strega con copertura al cioccolato

Marron Glacè allo Strega con copertura al cioccolato

Rieccomi!! Tempo di castagne, tempo di ricette gustose, dolci, e ricche. Una versione più  veloce  del classico marron glacè con copertura al cioccolato fondente 63% di http://www.mircodellavecchia.it/  e  glassa con liquore Strega

500 g di marroni
300 g zucchero
150 di acqua
un cucchiaio di liquore Strega
cioccolato fondente al 63% http://www.mircodellavecchia.it/
un cucchiaio di latte
foglie di alloro
sale


Lessare i marroni come le tipiche e classiche castagne lesse o  che voglia dirsi ballotte, coprendole di acqua , un cucchiaino di sale e delle foglie di alloro. Cotte, vanno pelate con delicatezza e poste su gratella a raffreddarsi. Fare una densa glassa al limite della caramellarla con lo zucchero, l'acqua e lo Strega, messo quasi all'ultimo. Co un cucchiaio immergervi delicatamente i marroni all'interno e farli sgocciolare sulla gratella per un paio di ore, ripetere questa operazione altre due volte sempre a distanza di 2 ore sciogliendo la glassa precedente. Una volta completato questo procedimento,far sciogliere con il latte il cioccolato e versarlo con un cucchiaio sui marroni oramai solidificati, ricoprirli tutti e decorarli con granella di cioccolato bianco, lasciarli asciugare, sistemare in piccoli pirottini e servire all'occorrenza



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lunedì 17 ottobre 2011

Torta di carciofi con bacon





Torta di carciofi con bacon

Ancora una volta ,ancora l'ennesima torta salata ai carciofi. Oramai entrata come tradizione nella mia cucina, la torta di carciofi è parte integrante di molte cene e pranzi. Questa forse è la più semplice ma non per questo la meno saporita, anzi, a dispetto dei pochi ingredienti si è rivelata buonissima e spazzolata  da tutti a tavola.


per la brisee:

200 g di farina
120 g di burro freddo
100g di latte
1 tuorlo
un pizzico di sale

per il ripieno
400 g di cuori di carciofi
150 g di pancetta a dadini
150 g di formaggi (emmenthal-provolone-gouda)
un cucchiaino di zenzero
7 uova intere
fettine sottili di bacon fresche
abbondante prezzemolo
3 spicchi di aglio
olio evo
sale
pepe

Sminuzzare il burro appena preso dal frigo bello freddo, e farlo raggranellare con poca farina,aggiungere il resto  a poco a poco e farne una granella grumosa. Unire il latte in cui è stato sciolto il sale e il tuorlo di uovo, impastare velocemente e farne un panetto, avvolgerlo in foglio o busta di plastica per alimenti e farlo riposare in frigo. Nel frattempo in una padella far soffriggere gli spicchi di aglio, la pancetta ,con dell'olio evo e aggiungere i cuori di carciofo,tagliati a quarti. Coprire con un bicchiere abbondante di acqua, una grattugiata di zenzero fresco, una spolverata di prezzemolo, sale e pepe e lasciarli cuocere.  Prendere il panetto dal frigo e stenderlo in una sottile sfoglia, sistemarlo in una tortiera con cerniera. A cottura ultimata far raffreddare i carciofi, sbattere le uova con i formaggi tagliati a dadini e unirci a questo punto i carciofi cotti, versare il composto nella tortiera e decorare con le fettine di bacon a raggiera,metterci ancora del prezzemolo e infornare a 180° fino a doratura della sfoglia e a cottura della farcia, circa 30 minuti. Lasciar raffreddare e servire. Una volta affettata l'ho servita come piatto unico accompagnata da un calice di aperitif dell'antro.

 La ricetta di questo aperitivo la trovate qui:
 http://lacucinadellostregone.blogspot.com/2011/10/aperitif-dellantro.html












partecipo a 


sabato 15 ottobre 2011

Aperitif dell'antro

   Aperitif dell'antro

Con la parola Aperitivo, definiamo una bevanda che stuzzichi l'appetito  e ci avvii al pasto. Questo stimola la fame con fantasia e sapori unici e con la particolarità di servirlo con frutti spremuti e leggermente setacciati per dare quel tocco di rustico tipico di un antro di un vero Stregone!!

Spumante
uva fragola rossa
melograno
un pizzico di liquore Strega
lime

Spremere l'uva e setacciarla con un colino, fare la stessa cosa con il melograno. comporre l'aperitivo con 3 parti di spumante, una parte e mezza di succo di melograno e mezza parte di succo di uva fragola. Aggiungere il pizzico di Strega e mescolare. Servire in flute, con acini di uva ,chicchi di melograno e ghiaccio, decorare con farfalle di lime. Prosit ...con una sferzata di antiossidanti e vitamine racchiuse in modesto  e piacevole valore alcolico !!!


 

venerdì 14 ottobre 2011

Pappardelle al sapore di bosco

Pappardelle al sapore di bosco

L'autunno prendendo il posto della rovente estate, ci regala un quadro inimitabile di colori caldi che nessun pittore mai potrà riprodurre. I sotto boschi si tingono di coloratissime sfumature che vanno dal rosso al  giallo e all'arancione misti al poco verde rimasto delle foglie..uno spettacolo. Tra le foglie incastonati nel terreno piccoli e saporiti "elfi" spugnosi  spuntano dal terreno, facendo capolino con i loro cappelli colorati.Tra tanti eccone uno, definito dai romani "cibo degli Dei", è il fungo amanita cesarea, comunemente chiamata ovulo buono; uno di più apprezzati, ottimi in insalata cosi come cotti. Spostandoci leggermente tra le calde foglie del sottobosco ecco turgide e scure castagne rinchiuse a metà tra spinosi ricci, fortezza che separa il piacere dalla raccolta. Ed è cosi che con questi preziosi ingredienti e quello del  mio amato pulijeio e del prezzemolo nasce questa ricetta!!

400 g di farina di grano duro
4 uova
sale
acqua qb

ovuli buono
8 grosse castagne (marroni)
uno spicchio di aglio
olio evo
puliejio( nepitella )
prezzemolo
peperoncino

Impastare la farina con le uova e il sale e al caso aggiungere dell'acqua.  Lessare le castagne .Stendere in sottile sfoglia e ricavarne delle pappardelle. In una padella far soffriggere l'olio con lo spicchio di aglio e il misto di puljieio  e prezzemolo tritato, unire gli ovuli buono puliti , spazzolati e privi di terriccio tagliati a listarelle. Sfumare con poco vino bianco secco e aggiungere spezzettate le castagne lesse, salare e dare un tocco di piccante con del peperoncino. Cuocere le pappardelle in abbondante acqua salata e condirle con il sugo di funghi, a piacere spolverizzare con del parmigiano.




domenica 9 ottobre 2011

GiroSfoglia al barricato

GiroSfoglia al barricato


Uno sfizio dolce, una inventiva fantasiosa ....cosi mi piace fare e mangiare. Un dolce  in versione sfoglia...ed ecco il risultato....dopo tanto profumo una volta aperto il forno!!!

2 rotoli di pasta sfoglia
2 cucchiai di crema al vino barricato
 http://www.mircodellavecchia.it/it/prodotti-al-cioccolato/creme-di-cioccolato.html
latte qb
pinoli
fantasie di uva
"La Morbidissima http://www.igustivegetali.com/it/prodotti/mix-uvetta-gigante-la-morbidissima-gr250.html?p=53
cioccolato bianco a scagliette
zucchero di canna grezzo

Stendere sul tavolo le due sfoglie e unirle accuratamente,sciogliere  a bagnomaria con poco latte,per renderla fluida, la crema di vino barricato e spennellarla sulla sfoglia. Sulla stessa disporre lo zucchero di canna, la granella di scaglie di cioccolato bianco,i pinoli e la fantasia di uva. Arrotolare dal lato più lungo, avendo cura di stringere bene ad ogni giro, ritagliare il lungo salamino in tre parti e intrecciarle. Spennellare di pochissimo olio una teglia rotonda con cerniera e infarinarla, sistemare la treccia al suo interno partendo dal centro  e formare un giro fino a termine del "salamino". Sistemarla in forno caldo a 180° per circa 40 minuti, sfornare ,una spolverata di zucchero a velo e Voilà il giro di sfoglia è pronto!!!








 partecipo a:

e a



sabato 8 ottobre 2011

Crepe Suzette



Crepe Suzette


Le crepe Suzette nascono per caso per mano di un giovane apprendista, tale henry Carpentier, che nel prepararle per il principe di Galles Edoardo Vlll , si narra che accidentalmente fece cadere del liquore sulle crepe in padella che a contatto col fuoco si infiammo. Dall’assaggio di allora ad oggi la Suzette è diventata l’emblema ella cucina Francese. Il nome Suzette pare sia il nome della figlia di un amico del principe.

250 g di farina
60 cl di latte
1 bicchiere di Grand Marnier
3 uova
120 g di zucchero
Alcune buccette di mezzo limone e di mezza arancia biologici
Il succo di un arancio
60 g di burro
Un pizzico di sale

Lavare e spazzolare la buccia dell’arancio e del limone, quindi farne un sottilissima julienne e lasciarla macerare in una ciotola con 20 g di zucchero e il succo di mezza arancia, fare questo almeno 1 ora prima. In una padella far sciogliere il burro e unirvi la julienne e il succo di arancia lasciarlo cuocere . In una ciotola sbattere le uova intere con il resto dello zucchero e incorporare la farina setacciata e il pizzico di sale, fare un composto senza grumi e diluirlo con il latte. Imburrare un padellino antiaderente e colarvi al’interno la giusta dose per confezionare delle crepe sottili. Nel farle impilarle una sull’altra e tenerle al caldo. A questo punto rimettere la salsa sul fuoco e riportarla a bollore quindi inserire le crepe (max tre alla vota, almeno per la mia padella) e farle inumidire per bene nel condimento senza farle cuocere troppo ma solo farle insaporire per bene, ripiegarle in quattro, quindi versare una parte di Grand Marnier , accostare appena la padella al fuoco e fra flambare il liquore. Servire subito caldissime con una fetta di arancio e decorazione a piacere preparata precedentemente. Mise en place su tovaglio nono colore con orlo di http://www.creativitavola.com/home.asp

Ps sia la salsa che le crepes possono essere conservate. La prima in frigo , le seconde in frezzer i fogli di pellicola trasparente.